Il Moderno in Ticino: inventario, tutela e valorizzazione
La Legge sulla protezione dei monumenti storici e artistici vigente, emanata nel 1946 in sostituzione della prima risalente al 1909, non teneva in minima considerazione edifici di costruzione recente. Con la nuova Legge sulla protezione dei beni culturali del 1997 (LBC) e il relativo regolamento (RLBC) del 2004, l?approntamento del censimento dei beni culturali, presentato nel 2009, il Cantone si è dotato finalmente di uno strumento operativo che ha permesso di svolgere l'importante compito di verificare e scegliere i beni meritevoli di essere tutelati a livello locale e cantonale, compresi edifici e manufatti progettati da quegli architetti che aderirono ? tra il 1920 e il 1980 ? al movimento del Moderno, incidendo profondamente sul tessuto urbano e territoriale del Cantone Ticino.
La nuova LBC ha permesso al Cantone di porre le basi per una ridefinizione della nozione di bene culturale, aggiornando gli strumenti di tutela alle nuove esigenze della società moderna e confrontandosi concretamente con la necessità di conservare questa specifica tipologia di beni culturali. Nel 2012 è stato pubblicato il fascicolo La tutela del Moderno nel Cantone Ticino. Con questo documento il Cantone si è definitivamente impegnato a proteggere e tutelare una serie di edifici e manufatti appartenenti al Moderno.
Il restauro del Moderno si è manifestato come una pratica articolata e difficile. Le problematiche affrontate hanno determinato tutta una serie di interrogativi a cui non è sempre facile dare risposte. In conclusione, nell'ambito della conservazione e valorizzazione di questo particolare tipo di architettura, siamo culturalmente e realmente pronti ad assumere e mostrare un approccio diverso? L?Ufficio dei beni culturali del Cantone Ticino sta destinando molte energie nella diffusione della conoscenza e del valore di questi edifici e manufatti.